sabato 14 luglio 2007

Pachino Promontorio lo sbarco alleato del 43 luglio 10

Rosario Spinello ha scritto:21-09-2005 21:32:50
A testa i musolino.


La strenua resistenza di quelli che la dichiararono alle masse,mosse, e folte, fra le altre frottole vi fu anche una frase detta da Benito:"Li inchioderemo sul bagno asciuga".In effetti si tratto dell'ennesima frase buttata al vento da l'Onorevole Benito Mussolini per convincere i suoi dell'imminente vittoria delle forze del triplice ed immarcescibile Asse (Germania,Italia e Giappone). Fatto stà che le forze di contenimento nel promontorio si basavano prioritariamente su una brigata tedesca che disponeva di varie postazioni e bunker, con commandi, al Corridore Campana a a Pagliarello: dove c'era posizionata la stazione radio.Altri alloggi di soldati italiani erano,con i comandi, nei casamenti di Maucini.
L'aereoporto di Pachino era gestito dalle forze italiane e tedesche e oltre agli aerei veri,pochi, c'erano posizionati in contrada Xirbata una discreta quantità di aerei fatti di legno, per fare massa e per indurre l'avversario inglese e i suoi ricognitori che partivano da Malta, che il Promontorio era una roccaforte imprendibile. Fatto stà che la mattina del 10 Luglio 1943 la Highlander canadese entro nel golfo di Costa dell'Ambra non considerando minimamente la posizione di Concerie e la tanto decantata "funnu i varchi" che con lo sbarco,reale, c'entra assai poco. Tutta al più: poteva essere un ottimo punto di osservazione. Perchè è documentato ampiamente che i sistemi di sbarco di allora,ma anche di ora: si basano prioritariamente sulle spiagge libere. Considerato che lo sbarco avvenne prendendo anche buona parte di Contrada Raneddi fino a Porto Ulisse sarebbe stato meglio posizionare le icone memoriali in contrada Chiappa e nello sperone roccioso,tufaceo, e che vede in sito anche una ingente,torre tecnica (site two) istallazione della NATO.
Ma tornando al titolo del commento molti non sanno,fra i giovani,ma anche fra quelli meno giovani, che in contrada Viruga vicino la forgia che rimane a 500 metri in linea d'aria da funni i varchi, nelle immediate adiacenze con il mare, c'era una vecchia casa.Il proprietario della stessa,forse un certo signor( non so come si chiama),un evidente nostalgico del triste passato: costrui nel tetto del fabbricato,a guerra finita, e forse negli anni 60: una grossa testa con elmo che riproduceva la testa di Mussolini.

Frequentata nei mesi della passa delle marzaiole, di cui, insieme a mio padre, sono stato emerito e velocissimo segugio,ma meglio Cernieco dell'Etna, la vedevo da lontano e mi chiedevo: ma chi sarà mai quel signore riprodotto in quella specie di lugubre monumento??? La risposta arrivo dalla ciurma dei cacciatori che avendo visto passare le "curriole" a mezzo chilometro di distanza dalla nostra postazione, e dunque rimasti a bocca asciutta per quella serata: cominciarono a scaricare,doppiette,sovrapposti,fucili automatici,Franchi e Breda, nel capoccione in gesso di quell'icona triste e sventurata che tanto sangue e pianto ha fatto versare a l'Italia tutta.....

Ambrati saluti,Spiros

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